venerdì 12 marzo 2010

Le Regole

Le regole, ed il rispetto delle stesse,  sono alla base della nostra esistenza.
Senza regole, e senza un sistema, che faccia in modo che queste vengano rispettate, molto probabilmente, non saremmo arrivati ad essere quello che siamo.
Ovviamente, perché le regole funzionino devono essere fatte in modo che servano ad un maggior numero di persone possibile, non per avvantaggiare un numero ristretto di potenti e a scapito di tanti.
 Da sempre, la storia ci insegna, chi ha potere si fa le regole a suo uso e consumo, per poter prevaricare e sottomettere tutti gli altri.
Da sempre, la storia ci insegna, Il sistema di governo più usato è stato l'assolutismo, ovvero un capo o un re o un vassallo o comunque una persona che con la scusa di dover far rispettare delle regole da lui create, o da suoi simili, imposta un sistema per cui uno, o comunque pochi decidono per la massa.
Neanche, se io credessi nella possibilità che esista un uomo, o meglio un santo,  che ci guidi con assoluta imparzialità e senza pensare minimamente ai suoi interessi ma solo a quelli di tutta la gente che deve guidare, neanche così potrei accettarlo, perché, se anche fosse un santo, applicherebbe anche delle regole dettate dalla sua religione, che potrebbero essere in contrasto con la mia.
E' per questo motivo che la maggior parte dei paesi, così detti sviluppati, in quest'ultimo secolo sono approdati ad un sistema di governo detto democratico, ovvero eleggendo un certo numero di rappresentanti delle loro idee e modo di vedere il vivere insieme, i quali per un certo periodo di tempo sono delegati a governarli.
La forza di questo sistema, che si è raggiunto quasi sempre dopo una dittatura e conseguente guerra, risiede in una serie di principi e leggi di base che formano come un perimetro ai diritti e doveri di quelli che andiamo ad eleggere.
Pertanto dobbiamo fortemente preoccuparci, quando chi ci governa tenta di trasformare la nostra repubblica in una monarchia o peggio, con la scusa che le regole sono un freno, per lui, quando non gli permettono di fare qualsiasi cosa gli venga in mente.
Ci siamo dimenticati, troppo in fretta, di Lenin,  Hitler e Mussolini (per par condicio), sia che siano rossi o neri.
Personalizzare o comunque voler a tutti costi eleggere il leader, inevitabilmente porta ad un sistema totalitario, ovvero legittimare un capo eletto dal popolo invece che un'assemblea composta da tante persone.
Il parlamento non dovrebbe rispondere a nessun' altro che a quelli che lo hanno eletto, e preferisco un parlamento litigioso, piuttosto che servo di uno, o più, padroni, questo dovrebbe essere a garanzia di un risultato mediato tra le tante idee, invece che dagli ordini del capo.
Ricordiamoci di chi rispetta le regole, quando andiamo a votare, e ricordiamocene anche quando non le rispettiamo noi stessi.

1 commento:

  1. STORIELLA DIVERTENTE

    ..Papà cos'è la politica..??
    " Il padre risponde: "Io porto i soldi a casa, per cui sono il capitalismo.
    Tua madre gestisce il denaro, quindi è il governo.
    Tuo nonno controlla che tutto sia regolare, per cui è il sindacato.
    La nostra cameriera è la classe operaia.
    Noi tutti ci preoccupiamo solo che tu stia bene, perciò tu sei il popolo.
    E il tuo fratellino, che porta ancora i pannolini, è il futuro.
    Hai capito, figlio mio?"

    Il piccolo ci pensa su e dice:"Non capisco perché voi grandi complicate sempre le cose, vabbe' dormiamoci sopra".
    Nella notte il bambino viene svegliato dal fratellino che piange perché ha sporcato il pannolino.
    Visto che non sa che cosa fare, va in camera dei suoi genitori.
    Lì c'è sua madre che dorme profondamente e lui non riesce a svegliarla.
    Così va nella camera della cameriera, dove trova suo padre che se la spassa con lei, mentre il nonno sbircia dalla finestra.
    Tutti sono così occupati che non si accorgono della presenza del bambino.
    Perciò il piccolo decide di tornare a dormire.
    Il mattino dopo, il padre gli chiede se ora sa spiegargli in poche parole che cos'è la politica.
    "Sì papà, ora mi è tutto chiaro!", risponde il figlio,
    "il capitalismo approfitta della classe operaia,
    il sindacato sta a guardare e nel frattempo il governo dorme.
    Il popolo viene completamente ignorato e il futuro è nella merda!

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