mercoledì 3 marzo 2010

Andare a votare con la testa e per fare i nostri interessi

Quando andiamo a votare, oltre a fare la tara di quello che ci viene raccontato, dovremmo cercare di capire se gli interessi di chi vogliamo che ci rappresenti si avvicinano ai nostri, e se sono persone credibili.
Certo se sono chiacchierati, o peggio, per non aver rispettato le regole, sia in privato che in pubblico, qualche dubbio dovrebbe venirmi.
Se io fossi un imprenditore, cercherei di farmi rappresentare da chi mi promettesse di abbassare il costo del lavoro.
Viceversa se io fossi un impiegato o un operaio, cercherei di farmi rappresentare da chi mi promettesse di abbassare le mie tasse.
Ovviamente se, nel corso del loro mandato, non ci avessero soddisfatti alle prossime elezioni mi converrebbe cambiare rappresentante.
Un altro approccio potrebbe essere quello di scegliere o meno una filosofia,
preferisco avere pochi euro in più con una piccola riduzione delle tasse generalizzata, a scapito di minori servizi sociali?
oppure è meglio avere qualche euro in meno in busta paga, ma una sanità pubblica per tutti?
Probabilmente rifacendomi al ragionamento precedente se io fossi un imprenditore punterei alla sanità privata, magari cercherei addirittura di guadagnarci qualcosa, visto che posso guadagnare quello che voglio pagando le tasse che voglio.
Mentre invece se fossi un semplice stipendiato, la mia unica speranza e che la sanità continui a rimanere pubblica, magari gestita con criteri di trasparenza, senza furbetti che cercano di rubare in tutti i modi.
Non c'è nessuna legge, ne divina ne terrena, che dica che il pubblico non possa essere gestito in modo serio ed onesto, facendo si che i dipendenti lavorino e siano pagati il giusto.
Per quanto riguarda servizi strategici tipo la luce, il gas, l'acqua se proprio devono avere una gestione economica, almeno in pareggio, questo anche per scoraggiare abusi e sperperi di risorse pubbliche, è possibile farlo creando delle pubblic-company  a maggioranza pubblica ovvero chi ci deve guadagnare deve essere il popolo e non pochi capitani coraggiosi.
Cosa hanno fatto, che non poteva fare lo stato, per l'Alitalia?
Perché una qualsiasi azienda, pubblica deve costare tanto alla collettività e la stessa azienda fa guadagnare tantissimo a pochi? 
Pensiamoci la prossima volta che andiamo a votare.

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